L’ Expo come tante altre manifestazioni a livello mondiale, ad esempio le olimpiadi, sono occasione di osservare un certo tipo di simbologia. Ne è un esempio l’Albero della Vita.
Quello che ci troviamo davanti è la rappresentazione artistica di un campo toroidale rotante vorticoso, quello che secondo molti fisici di frontiera rappresenta lo schema fondamentale del mondo fisico e che la tradizione mostrava alla stessa maniera ad esempio con l’ Yggdrasill norreno, barca di Iside egizia o il Fiore della Vita.
Esso si formerebbe per effetto di una involuzione della matrice eterica (per il modello standard lo spazio/tempo) – la tradizione esoterica la chiama punto di autoconsapevolezza del creatore – verso una singolarità o buco nero rotante e vorticoso che genererebbe al contempo la gravità ed il campo elettromagnetico come eventi complementari ed in equilibrio all’orizzonte degli eventi.
Possiamo visualizzarlo come l’effetto di un sasso che cadendo in uno stagno forma da un lato un piccolo vortice che risucchia altri oggetti (gravità), dall’altro genera un’onda informativa in espansione (luce).
L’ Albero della vita sembrerebbe mostrare tutte queste componenti. E’ presente il buco nero rotante e vorticoso nella forma dell’albero, la matrice geometrica nell’intreccio del legno, l’etere nell’acqua che circonda l’opera, l’orizzonte degli eventi sferico nella forma a cerchio dello stagno, la luce nello spettacolo illuminato e la gravità nell’effetto dell’acqua spruzzata verso l’alto e che torna in basso.
Forse qualcuno che sa ed ha la possibilità di includere messaggi nascosti in opere del genere vuole mandarci un messaggio? Basta pensare che geni come Leonardo facevano proprio questo…
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