L ‘Effetto Meditazione sulla Violenza Globale

un esperimento di meditazione di gruppo ed i suoi effetti statistici sulla violenza globale

 

 

L’ Effetto Meditazione, o effetto Maharishi, è collegato a delle pratiche introdotte nel 1960 dallo yogi Maharishi Mahesh.
Secondo lui un piccolo gruppo di persone, pari all’ 1% di una data popolazione, è in grado meditando di influire attivamente sul tasso di violenza di questa stessa popolazione, diminuendola drasticamente.

Il motivo risiederebbe nel particolare tipo di meditazione che basato su pensieri di amore e positività, si trasmetterebbe amplificato e direzionato dal numero di partecipanti tutti coordinati allo stesso obbiettivo, al resto delle persone. Queste, anche se ignari, sceglierebbero tra le varie azioni disponibili, (sempre però all’ interno del loro libero arbitio) quelle più in sintonia con questi sentimenti.

Dal 1976 in poi sono stati fatti numerosi esperimenti che sembrano confermare a livello statistico quanto postulato da Maharishi, con picchi di calo dei crimini intorno al 23%, che rappresenta una deviazione statistica davvero notevole!

Il principio di funzionamento si baserebbe sul fenomeno della biorisonanza laddove la meditazione creerebbe un campo quantistico di pensiero coerente – in gergo fisico sta per una maggiore presenza di ordine interno al sistema – Per visualizzare questa proprietà basta pensare ad un elettromagnete ovvero una solido che diventa magnetico al passaggio della corrente: in assenza di carica elettrica, i suoi atomi si muovono in maniera disordinata e così non si ottiene nessun effetto. Quando però la corrente passa allora si dispongono tutti verso un’ unica direzione in maniera ordinata e coordinata generando così l’effetto magnetico a calamita. Le persone “ignare” sarebbero in questo caso come gli atomi disordinati.

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  Pillole
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