Nel 1981 la sonda la sonda Voyager ha fotografato l’ anomalia del Polo Nord di Saturno che poi è diventata poi famosa come l’ Esagono di Saturno. Si tratta di una serie di formazioni vorticose concentriche che mostrano un sorprendente schema esagonale. I dati del Voyager sono stati confermati nel 2006 e 2009 dalla sonda Cassini che è anche riuscita ad effettuare un filmato che mostra la struttura in movimento.
Il comportamento anomalo della formazione geometrica ha destato molti punti interrogativi da parte della Nasa, in quanto al momento le teorie standard non sono in grado di spiegarla. Il fenomeno assomiglia molto ai nostri fenomeni vorticosi come gli uragani – che in alcuni casi mostrano anche loro pentagoni o esagoni -, ma con la differenza che questo è fisso, dura da decenni e non sembra voler diminuire. Situazioni simili si posso trovare inoltre ad esempio su Giove e Nettuno.
Un esperimento del 2010 da parte della Oxford University sembra però essere riuscito a riprodurre il fenomeno in laboratorio. In una tanica trenta litri di liquido venivano posizionati su una superficie in lenta rotazione. All’ interno del liquido un anello rotante girava ad una velocità diversa. Variando i parametri di viscosità del liquido e la velocità di rotazione reciproca venivano ottenute varie geometrie. Nel processo si notava anche il coinvolgimento di piccole spirali che tramite la loro rotazione ed interazione generavano i lati delle figure. Questo esperimento, riproducendo le stesse dinamiche presenti su Saturno mostra come effetti simili siano possibili a livelli di grandezza diversi.
Alcune teorie alternative spiegano inoltre come questa proprietà sia uno schema generato dalla vibrazione di quella che si può chiamare schiuma quantistica, o etere, e che poi porta alla formazione della materia che accresce secondo queste geometrie. Ne sarebbero un esempio le ricerche sulla cimatica, (un fluido con particelle i sospensione viene fatto vibrare a certe frequenze sonore producendo particolari geometrie) o ad esempio gli schemi di diffrazione di un atomo. Tale proprietà sarebbe anche facilmente visibile in tutti gli schemi viventi, ad esempio l’ esagono di saturno assomiglia molto alla sezione di un cocomero, e presenti a tutte le scale – atomo, dna, batteri, cellule, uomini, fenomeni atmosferici, pianeti, galassie, universo etc…
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