La Sezione Aurea e Fibonacci nel Mercato Azionario

l’ utilizzo della proporzione sacra per predirre i mercati

La sequenza del matematico italiano Fibonacci che approssima la spirale aurea è presente in molti se non tutti sistemi viventi e non, dall’ accrescimento di una conchiglia, alle dinamiche di una galassia. Anche se può sembrare azzardato, già da decenni i suoi principi vengono utilizzati con successo in campo economico per predire le fluttuazioni del mercato azionario, dalla borsa, alle quotazioni monetarie sino alle singole merci come metalli, verdure, carni etc…

Ne è un esempio il principio d’onda di Elliot, popolarizzato dall’ americano Bob Pretcher a partire dagli anni 80.

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Secondo questa regola le fluttuazioni che per il senso comune dipenderebbero da eventi esterni, seguirebbero in realtà una progressione ben precisa di natura frattale e composta da cicli e sottocicli diventando quindi prevedibili ed anticipabili. Questo perchè tutte le variabili coinvolte sarebbero comunque riconducibili a delle aspettative subconscie che approssimerebbero i valori aurei.

Di questa tesi ne è un altro fautore lo psicologo  Vladimir Lefebvre che è giunto alle stesse conclusioni applicando modelli predittivi matematici al comportamento umano nel suo libro “A psychological theory of bipolarity and reflexivity”. Secondo lui l’ uomo soppesa una qualsiasi situazione in positivo rispetto al negativo in percentuali che approssimerebbero sempre i valori percentuali di riferimento 61.8% e 38.2%

Alle stesse conclusioni arriva Willim Erman che dichiara “i mercati sono perfettamente schematizzati, mostrando che gli uomini, essendo parte della natura, creano nel loro comportamento delle relazioni perfettamente geometriche, in maniera non differente da come un ragno tesse perfette ragnatele senza rendersi consciamente conto di questa incredibile capacità”.

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  Pillole
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