Nel 2013 i fisici della Princeton University, Nima Arkani-Hamed e Jaroslav Trnka hanno introdotto alla comunità scientifica un nuovo e sconvolgente approccio ai calcoli sulle interazione delle particelle elementari quantistiche.
Anzichè essere necessari pagine e pagine di calcoli utilizzando centinaia di diagrammi Feynmann, da ora è possibile prevederne i comportamenti tramite l’ analisi di un oggetto geometrico molto semplice che ne descrive le ampiezze di dispersione: l’ Amplituhedron.
La scoperta è talmente sensazionale che l’ oggetto è stato rinominato “il gioiello al cuore della fisica quantistica” dall’ importante Quanta Magazine. Per molti fisici tutto ciò non solo ha a che fare con semplici calcoli, ma indica che esiste una geometria sottile che sta alla base della matrice quantistica, e da essa derivano lo spazio ed il tempo – e forse anche la gravità per alcuni – e che da ora non potranno più essere viste alla stessa maniera: il fenomeno particellare è in realtà un sottoprodotto di uno sviluppo geometrico!
La cosa più interessante di tutta la questione è però che l’ Amplituhedron è una parte di un solido che la tradizione occidentale identifica come uno dei solidi platonici, ovvero il tetraedro a stella. Altre tradizioni vanno ancora più in la spiegando come questa sia la forma del campo energetico umano chiamandola Merkaba.
Sempre di più scienza e spiritualità si stanno riallineando!
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