Washington, l’uomo-Dio

l’ Apoteosi nella rappresentazione del Campidoglio

 

All’ interno del Campidoglio a Washington DC, di preciso nella parte interna della cupola si può ammirare l’ affresco denominato “Apoteosi di George Washington”. Qui rappresentati possiamo trovare molti temi propri della tradizione misterico/esoterico/massonica.

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Il primo presidente americano è rappresentato seduto su un arcobaleno e circondato da varie figure, alla stessa maniera di alcune rappresentazioni cristiane dei primi secoli riguardo Gesù. Il termine apoteosi, di derivazione greca, sta infatti a significare la trasformazione di un uomo in divinità. Washington, tramite le sue azioni in vita, non muore veramente, ma assurge ad uno stato divino in parallelo alle tradizioni cristiane o quelle orientali ottenibili ad esempio tramite la meditazione dai maestri – si parla infatti di corpo arcobaleno -. Non a caso, la sua tomba posizionata nella cripta ai piani inferiori dell’ edificio, in simbolo di resurrezione, è vuota. Tale simbologia è di derivazione egizia come testimonia il sarcofago vuoto all’ interno della Camera del Re nella Grande Piramide di Giza.
Osservando ulteriormente la composizione, si nota la presenza di alcune divinità pagane tra cui Vulcano, Cerere, Poseidone, Hermes. Essi rappresentano gli elementi della tradizione alchemica tramite cui è possibile ottenere la trasformazione del metallo in oro, un parallelismo che simboleggia la rifinitura dell’ animo umano da barbaro a puro e che si può raggiungere tramite alcune discipline occulte, la conoscenza e la padronanza del sè.

Bafometto

Ulteriore conferma che il noto massone ha raggiunto tale stato, è data dal suo aspetto e posizione: egli ha realizzato la perfetta unione tra maschile e femminile nella posizione a coppa di una mano e dalla presenza della spada nell’ altra; ciò unito alla tunica indossata alle gambe, lo avvicina molto alle raffigurazioni della divinità massonica Bafometto, oppure alla carta dei tarocchi giustizia, la cui numerologia dell’ otto rappresenta proprio la perfezione.

 

 

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  Pillole
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